PROGETTO ALLA LEGALITÀ "GLI INVISIBILI, AMMAZZATI DALLA MAFIA E DALL'INDIFFERENZA"

Nell'ambito del Piano Nazionale per la cittadinanza attiva e l'educazione alla legalità, ancora una volta l'I.C.S "Guglielmo II" ripropone il progetto "Gli Invisibili, ammazzati dalla mafia e dall'indifferenza".
La principale finalità del progetto è quella di coadiuvare i nostri alunni al recupero della memoria civile di coloro che hanno lavorato, combattuto e sono morti per un ideale di giustizia e libertà. Cerchiamo di promuovere la consapevolezza civile e culturale per riconoscere, analizzare e prevenire ogni forma di atteggiamento mentale e comportamentale di tipo mafioso. L'obiettivo principale da raggiungere è quello di sensibilizzare e recuperare negli allievi la memoria spesso cancellata o rimossa dei luoghi teatro di omicidi ed attentati di stampo mafioso della città di Palermo e dei paesi limitrofi.
A tal fine la nostra attenzione è posta nell'evidenziare e rievocare le qualità umane e personali delle vittime del crimine mafioso, persone che ricoprivano ruoli di importante responsabilità pubblica e che avevano famiglia.
Dare dunque "visibilità" a coloro che l'indifferenza ha reso "gli Invisibili ammazzati dalla mafia".
Sono coinvolti in questo progetto gli alunni delle classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado e alcuni alunni delle classi quinte della scuola primaria.
Ad affiancare l'esperto esterno, Lavinia Caminiti, come docenti tutor i professori La Manna Patrizia, Bonomo Cinzia, La Rocca Liliana, Badagliacca Anna, Marchese Giuseppe, Villafranca Claudio e Vinciguerra Antonella.
Supportati dai loro insegnanti, in una prima fase gli alunni hanno individuato e ricercato le vittime e i luoghi teatro degli attentati mafiosi, successivamente, a partire dal 9 marzo 2016 hanno incontrato varie personalità impegnate nella lotta contro la mafia, quali il magistrato Fernando Asaro, il magistrato Piero Guidi e i coniugi Vincenzo Agostino e Augusta Schiera.
L'attenzione dei ragazzi finora è stata catturata in ogni circostanza e avvenimento, hanno riflettuto sulla drammaticità dei fatti accaduti e sono stati stimolati a prendere coscienza della problematicità del territorio in cui vivono. I due magistrati Asaro e Guidi sono stati molto attenti nella narrazione di alcuni episodi, cosa non semplice con dei ragazzini piccoli che in alcuni casi stentano a rielaborare quanto gli viene raccontato. Ma credo che l'emozione più forte i nostri studenti l'abbiano provata sentendo la voce di un papà e di una mamma che hanno visto morire il figlio sotto i propri occhi, ovvero i coniugi Agostino genitori di Nino Agostino, l'agente di polizia ucciso insieme alla moglie Ida Catelluccio il 5 agosto 1989.
A seguito di questi incontri i ragazzi hanno visitato a Palermo i luoghi della memoria dimenticata, realizzando fotografie e filmati durante i sopralluoghi. Tra questi, in via Pipitone Federico, il luogo dove è stato tragicamente ucciso Rocco Chinnici. Proprio lì i nostri ragazzi hanno vissuto uno dei momenti più emozionanti della giornata, hanno scattato una foto di gruppo davanti la lapide del giudice e poi inviata a Giovanni Chinnici, figlio del giudice Rocco Chinnici, che ha apprezzato il gesto dei nostri giovani studenti.
A Monreale, invece, si sono recati in via Novelli davanti la lapide del capitano Emanuele Basile.
Hanno ascoltato anche la testimonianza dell' imprenditore Caminiti, compagno di classe del giudice Paolo Borsellino, che ha voluto raccontare ai ragazzi un episodio legato al suo lavoro.
E' cominciata proprio oggi la seconda fase del progetto, in questo percorso gli alunni saranno i protagonisti di un laboratorio creativo durante il quale saranno fattivamente impegnati per la realizzazione della mostra fotografica finale "Non calpestate i nostri sogni, il nostro futuro...".
A chiusura del lavoro svolto, appunto, una mostra fotografica articolata come sorta di itinerario della memoria dimenticata, attraverso l'esposizione di fotografie, testi e proiezioni video. Per tale occasione gli alunni stanno preparando uno spettacolo breve ma intenso.
La mostra finale, patrocinata dal Comune di Monreale, verrà allestita al museo d'arte moderna di Monreale e inaugurata presumibilmente il 20 maggio alla presenza del nostro Sindaco Piero Capizzi, di altre personalità, nonchè di tutti noi docenti della Guglielmo II che, assieme al nostro Dirigente Scolastico Claudio Leto, abbiamo creduto e continuiamo a credere che la legalità è un esigenza fondamentale della vita sociale per promuovere il pieno sviluppo della persona umana e la costruzione del bene comune.